Gli
uomini di tutto il mondo sono oggi tesi verso una continua ricerca.
Non ci sono limiti di razze, credo o colore. Tutti stanno cercando
qualcosa...! Ma, cosa?
Gli oggetti della ricerca sono
diversi: realizzazione di sé, una vita significativa, azioni
caratterizzate da contenuti validi, pensieri fondati su realtà
solide e non fittizie, verità negli altri e in se stessi.
In qualsiasi modo si voglia dire,
c'è comunque uno stimolo continuo delle coscIenze che incita
l’individuo a questo tipo di ricerca. Il fatto è però, che,
nell’ansia di giungere a risultati soddisfacenti, l'individuo ha
percorso itinerari sbagliati.
Gli ultimi 50 anni di storia sono
stati spesi nella ricerca del benessere ma la « generazione odierna
» ha contestato questo tipo di ricerca: quello che conta è ben
altro!
I giovani hanno scoperto che
vestiti, automobili, elettrodomestici, denaro, abitazioni non hanno
alcun significato ed hanno orientato la loro ricerca verso altre
direzioni. Quello che conta secondo alcuni, è dare libero sfogo
alle pulsioni istintive, perché naturali, e ogni fatto naturale è
bello in se, e ogni cosa bella è giusta. L’ errore è soltanto:
inibire e reprimere!
Altri dicono che il solo modo
soddisfacente di vivere è seguire la « nuo-va morale » della
droga, del sesso, della lussuria, della violenza.
In tutto questo non c'è che un
ritorno, se mai era stato superato, al mondo pagano nel quale l'uomo
deificava le sue passioni e i suoi appetiti facendosi un mondo
immaginario, formato da dei e divinità le più svariate.
Bacco
per l'ebbrezza, Venere e Afrodite per il sesso, Marte e Giove per
l'aggressività e la violenza, ecc…
L 'uomo del XX secolo pur non
offrendo più un culto religioso a queste o altre divinità è però
ancora dominato e lo sarà sempre dalle stesse passioni che quelle
personificavano.
Certi studiosi moderni affermano che
sarebbe possibile modificare le tendenze e i desideri dell'uomo
sottoponendolo a una serie di trattamenti, scientifici, chimici o
addirittura facendo ricorso alla neuro-chirurgia. Altri affermano
che si potrebbe continuare a condizionare l'uomo con il terrorismo
psicologico, religioso o politico.
L
'uomo è solo, purtroppo questa è la realtà, in una società da
lui stesso voluta e che oggi lo minaccia. Qual'è la via d'uscita?
La constatazione di tanti tentativi di soluzione, falliti
miseramente fa dire a molti: « Ma ne vale la pena? » « Non c'è
più speranza » « Non c'è risposta ».
Ma
c'è una risposta! C'è una speranza. C'è un significato nella
vita. C'è per te un mezzo, uno scopo profondo, una piena
realizzazione di te stesso.

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